“Ragazzi, voglio provare a fare il paté con le acciughe!”
“Ma cos’è, di nuovo per quelle gare di cucina su internet?!”
“Eh si!”
“Ma poi queste cose le assaggia qualcuno?”
“Mmmm...no! Valutano le ricette in base all’idea e alle foto.”
“Ah! Ma non ha senso...E’ come fare un concorso di bellezza per telefono!!!”
...ecco, questo è quello che mi sono sentita dire da due miei colleghi quando tutta entusiasta gli ho detto che avrei partecipato al contest più spassoso della blogsfera... Ma si può?! Certi uomini non capiscono proprio nulla :D!
Fino a poco tempo fa non sapevo neppure cosa fosse un paté, o meglio, ne avevo assaggiato qualcuno, ma non mi ero mai preoccupata di sapere come si facesse. So solo che li ho sempre trovati un po’ “burrosi”...e ci credo, che rimbambita, forse perché c’è proprio il burro dentro...pensa te che scoperta!!!
E così, quando ho visto che il tema dell’MT Challenge di Febbraio era proprio lui, il paté, non ho saputo tirarmi indietro, e unito alla voglia d sperimentare nuove ricette con le acciughe per la Cri, ho subito pensato: “perché non prendere due piccioni con una fava e fare un paté alle acciughe?!”.
L’idea è stata fin da subito di farlo come poi alla fine ho fatto, anche se quando dicevo come avrei voluto farlo in parecchi hanno storto il naso, ma io, cocciuta e capricornuta come sono, figurati un po’ se do retta ai consigli...giammai! E così ho fatto di testa mia, ma devo dire che questa volta ho avuto ragione io, perché è venuto una meraviglia!!!
Indubbiamente la bontà delle acciughe, acquistate sapientemente dalla mia mamma dal suo pesciaio di fiducia, ha fatto il 90%, ma il 10% che rimane...è tutto merito mio...tiè!
Lo ho anche portato in Studio e nonostante la ritrosia iniziale di alcuni, se lo sono spazzolato tutto con mia immensa gioia e soddisfazione!!! Quindi diciamo che c’è chi può confermare la mia tesi :)!
Ora che lo ho osannato per bene, vi dico com’è questo squisitisssssimo paté:
è un paté alle acciughe con uvetta, pinoli e finocchietto, legato con burro acidificato al prezzemolo! Ma quanto fa figo questo nome?!?! Che poi è davvero più dirlo che farlo perché ci sono cose davvero molto più laboriose e lunghe da fare.
E ora passiamo alla ricetta, nella quale però temo che il “q.b” sarà spesso presente e questo lo so, è un limite, perché quando cucino non so mai cosa faccio o farò il secondo successivo, che ingrediente aggiungerò, perché magari mi giro lo vedo, immagino il sapore, mi faccio un rapidissimo “trip” per capire se potrebbe stare bene nella ricetta che sto preparando e decido se metterlo o no...la quantità?!?! Eh ma chiedete troppo però :)!!! Quindi abbiate pazienza se non darò le dosi precise, comunque, bando alle ciance...
Paté alle acciughe con uvetta, pinoli e finocchietto, legato con burro acidificato al prezzemolo
150 gr di acciughe freschissime
2 acciughe vere sotto sale
1/2 cipolla bianca
1 cucchiaio raso di uvetta
1 cucchiaio raso di pinoli
2 pizzichi di finocchietto
vino bianco q.b.
Per il burro acidificato:
burro q.b. (più o meno 60-70 gr)
prezzemolo q.b.
succo di limone q.b.
Innanzitutto pulite le acciughe fresche, ammesso che non abbiate un pescivendolo di fiducia tanto bravo da pulirvele lui una ad una! Io mi sono limitata a tagliare la coda :)!
Tritate finemente mezza cipolla bianca, pulite le acciughe sotto sale e mettete in ammollo in acqua tiepida l’uvetta.
In una padella mette un po’ d’olio evo (ligure se possibile!), la cipolla e le acciughe salate. Fate appassire la cipolla e sciogliere le acciughe, aggiungete l’uvetta e i pinoli, alzate la fiamma e con un mestolo girate il tutto di modo che non si attacchi (in questo modo i pinoli si tosteranno un pochino), quindi aggiungete un pochino d’acqua calda (ma poca poca!) e abbassate la fiamma, quando l’acqua è evaporata, sfumate con del vino bianco (io ho usato del Muller Turgau) e alzate la fiamma di modo che evapori.
Aggiungete le acciughe fresche e fatele insaporire per bene quindi aggiungete un po’ d’acqua e coprite con un coperchio. Dopo due minuti aggiungete i semi di finocchietto. Lasciate cuocere ancora 5 minuti, quindi scoperchiate e fate asciugare l’acqua in eccesso.
Assaggiate se va bene di sale, io ad esempio non ne ho aggiunto perché le acciughe sotto sale erano già molto salate per l’appunto!
Spegnete, mettete il tutto in un recipiente e fate raffreddare.
Mentre le acciughe si raffreddano preparate il burro acidificato al prezzemolo frullando il burro a temperatura ambiente con un pochino di succo di limone e il prezzemolo (ce ne vuole un bel po’ perché il burro deve diventare verde brillante (deve assumere il colore dell’avocado per intenderci!) e un pizzico di sale. Se avete il Bimbi viene perfetto perché trita tutto benissimo, io non lo ho, ma non è venuto per niente male!
Ed ora assemblate il tutto: frullate le acciughe e aggiungete poco a poco il burro finché non diventa un composto cremoso, ma non troppo burroso.
Mettete in uno stampino (io ho usato un anello di acciaio quadrato perché non avevo stampini con forme carine) e riponete in freezer per almeno un’ora, quindi mettetelo in frigo e tiratelo fuori almeno un’ora prima di mangiarlo.
Ma non è finita qui, perché quando si prepara una ricetta per la Ale e la Dani le cose bisogna farle per bene! Cosa vuoi, servire un paté senza un qualcosina su cui spalmarlo?!? Sarebbe a folli :D! E così ho pensato di fare dei crackers con la farina di ceci perché acciughe e ceci (e quindi la farinata!) mi sanno così tanto di Genova che questo abbinamento mi è venuto naturale.
E così, per la prima volta, mi sono cimentata nella preparazione di questi crackerini, ovviamente “sglutinati”, carini e proprio gustosi perché lasciano in bocca il gusto della farinata!
Crackerini con farina di ceci
50 gr di farina di ceci
50 gr di farinadi riso integrale
50 gr di fecola di patate
2 cucchiai d’olio evo (ligure)
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di bicarbonato
3/4 di cucchiaino di cremor tartaro
1/2 tazzina da caffè di acqua calda
sale blu di Persia e olio evo
In un recipiente versate le farine e la fecola, setacciate tutto insieme. Aggiungete l’olio, il sale e l’acqua (aggiungetela poco per volta). Rovesciate il composto nulla spianatoia e lavoratelo 1 minuto, aggiungete il bicarbonato e il cremor tartaro e impastate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Mettete in un recipiente pulito, coprite con un canovaccio e riponete in un luogo caldo (io lo ho messo in forno acceso al minimissimo) e lasciate lievitare per 1 ora.
Accendete il forno a 200°C.
Foderate una teglia con carta forno. Prendete l’impasto e stendetelo dello spessore di 3 mm e con una rotella per tagliate la pasta ricavate i vostri crackerini e disponeteli sulla carta forno. Bucherellateli e spennellateli con un pochino d’olio evo.
Infornateli in forno (statico) a temperatura per 4 minuti, aggiungete un po’ di sale (io ho usato il sale blu di Persia, ma va bene qualsiasi sale) sulla superficie dei crackers (meglio se macinato con il mulinello). Infornate nuovamente per 4-5 minuti.
Togliete dal forno e metteteli a raffreddare su una gratella.
molto interessante!!!!
RispondiEliminaE' da Oscar! Ma dissento su una cosa: l'olio può essere anche siciliano, perché noi facciamo le sarde proprio con questi ingredienti! ;)))
RispondiEliminaSei oltre!
Complimenti, davvero bellissimo, e poi è un pò il limite del blog quello di mostrare senza far provare, chi legge dovrà crederci sulla parola ma in fondo i libri di ricette non usano lo stesso linguaggio??
RispondiEliminaInvia questa ricetta a Cristina di Poveri ma belli e buoni, per la raccolta sulle alici ;)
ciao loredana
Cara Emanuela, il tuo paté sembra squisito, i crackerini sono tanto belli da non sembrare casalinghi! Bravissima!!
RispondiEliminaBaci, Bucci
E' per questo che ogni tanto ci incontriamo anche, così qualcosina la proviamo anche! :-D
RispondiEliminaOttima idea quella di farlo con le acciughe! Peccato che abbiano gradito solo i colleghi^^
Fabio
E' davvero divertentissimo! E anche buono!
RispondiEliminabacio
io le tue cose le assaggio!!! io lo so come cucini!!! ma anche chi non ha tutte le fortune, come la sottoscritta, può rendersi conto leggendo questo post che l'improvvisazione non abita qui. Sei una piccola, grande chef, con tutte le carte in regola per diventare chi vuoi. E questo patè (all'inclusive) ne è un'altra conferma
RispondiEliminaBacioni
ale
Mi piace, mi piace, mi piace! E l'uvetta con le acciughe credo sia un tocco divino!
RispondiEliminaAppoggio in pieno chi è testardo e crede nelle proprie idee, perche così è sicuro di portarle vanti! E guarda che resultati! Bravissima!
besos
@Spuntiniste: Grazie mille ;)!
RispondiElimina@Ste: Hai proprio ragione Ste!!! Infatti per questo paté mi sono ispirata alle sarde alla beccafico! Un mega bacino
@Loredana: Si si, la mando subito alla Cri!!! Anche perché l'ho fatta pensando alla sua raccolta!!!
@Bucci: Grazie grazie grazie Bucci!!! Un bacione grande
@Fabio: Dovremo ripetere presto il nostro incontro!!! Era stato così divertente!!! Un bacino a te e Annalù
@Giulia: Grazie Giuli!!! Un bacino grande grande
@Ale: Grazie Ale! Lo sai che i tuoi complimenti mi lusitano sempre :)! Un bacino enorme
@Mai: Sono contenta ti piaccia e ti assicuro che è davvero buono!!! Spero di avere presto l'occasione di conoscerti...magari quando la neve non ha neppure una vaga possibilità di cadere :)!!! Un mega bacino!!!
Mi piacciono moltissimo sia il pâté, sia i crackers ai ceci. :-9
RispondiEliminaCerto che i tuoi colleghi, con quel concorso di bellezza per telefono.... ^_^