Come richiesto dalle mie maestre (St)renne la ricetta da proporre doveva essere qualcosa di inusuale, di ricercato, di "pomposo" e un po' ridondante, perché si, durante le Feste si può, come dire elegantemente..."sbulaccare" :), ovvero si ha il diritto (e il dovere!) di strafare, di lanciarsi in preparazioni ardite e ardimentose, di provare abbinamenti inconsueti, di usare prodotti costosi...per le Feste si può, alla facciaccia della crisi!!!
E così ecco questa ricetta, lunghetta da preparare, ma di grande effetto...poi io non so se vi piacerà, ma il nome fa davvero figo e incuriosisce molto e questa è una cosa da non sottovalutare :)!
Tutto iniziò con la sottoscritta che apre il frigo e tira fuori questa simpatica bestiola, il pollivendolo gentilissimo l'aveva pulita tutta e lasciato all'interno cuore, fegato e frattaglie varie...non vi dico la mia faccia...lo so, lo so, un'aspirante cuoco non può schifarsi così davanti alle interiora, ma caspita, a me un po' senso lo fanno! Comunque, superato questo tentennamento iniziale, l'ho farcita con tutta la delicatezza del caso con due fettine di lardo di Arnad, un rametto di rosmarino e qualche scorza d'arancia e poi in forno a180°C per un'ora. Fa tutto da sola ed esce con la pelle tutta croccante e bella profumata...Apriamo una breve parentesi sul profumo: per una persona che adora la faraona quello è un gran buon profumo, per me è stato un incubo :), sono stata tutto il santo giorno con tutte le finestre di casa spalancate e con la nausea, ma si può?!? Sono proprio scema, lo ho scelto io di farla, e va bé, quando uno non è normale, cosa volete che vi dica!!!
Torniamo a noi, tolta la faraona dal forno le ho tolto subito il grasso che aveva all'interno e ho lasciato che si raffreddasse. Nel frattempo ho preparato la pasta e mentre riposava ho spolpato la mia adorata faraona prendendo la parte della coscia e le parti li vicino decisamente più saporite del petto, poi ho tagliato i datteri secchi: la farcia era pronta!
Tutto iniziò con la sottoscritta che apre il frigo e tira fuori questa simpatica bestiola, il pollivendolo gentilissimo l'aveva pulita tutta e lasciato all'interno cuore, fegato e frattaglie varie...non vi dico la mia faccia...lo so, lo so, un'aspirante cuoco non può schifarsi così davanti alle interiora, ma caspita, a me un po' senso lo fanno! Comunque, superato questo tentennamento iniziale, l'ho farcita con tutta la delicatezza del caso con due fettine di lardo di Arnad, un rametto di rosmarino e qualche scorza d'arancia e poi in forno a
Torniamo a noi, tolta la faraona dal forno le ho tolto subito il grasso che aveva all'interno e ho lasciato che si raffreddasse. Nel frattempo ho preparato la pasta e mentre riposava ho spolpato la mia adorata faraona prendendo la parte della coscia e le parti li vicino decisamente più saporite del petto, poi ho tagliato i datteri secchi: la farcia era pronta!
Ho steso la pasta, messo il ripieno e chiuso a formare delle mezzelune.
E ora parliamo un secondino del tartufo: per quale caspita di motivo quest'anno trovare un tartufo sembrava come trovare qualcuno che ti regalasse oro a palate?!? L'idea era di fare il burro al tartufo home made mettendo un tartufino bianco in una contenitore e versarvi sopra il burro fuso e farlo solidificare e conservarlo qualche giorno in frigo per poi frullare il tutto insieme come mi ha insegnato il Co, ma ahimè, it wasn't possible! Niente tartufo...introvabile! Alla fine grazie alla Ale sono riuscita a trovare un negozietto che aveva del burro fatto con il tartufo nero molto buono e ho ripiegato su quello!
E quindi veniamo al piatto come si presenta alla fine: mentre le mezzelune cuociono in acqua salata e con un filino d'olio evo, si fa sciogliere a fuoco bassissimissimo in una padella un bel po' di burro al tartufo (non bisogna essere parsimoniosi, durante le Feste è vietato!!!) e un po' di burro normale perché quello al tartufo è parecchio fortino! Si scolano le mezzelune, si fanno saltare per pochi secondi nella padella con il burro a fuoco spento, si aggiunge una bella manciata di formaggio Selva che è molto delicato e non prevarica i gusti decisi, ma delicati presenti nel piatto ed il piatto è pronto. Particolare, per palati fini, disposti a sperimentare...un sapore che incuriosisce e che coinvolge sempre di più, boccone dopo boccone.
Piccolo aneddoto: qui trovate anche la foto di ravioloni grandi, quindi un'altra versione in cui cambia solo la pasta perché da matta quale sono le mezzelune che avevo fatto non mi convincevano molto...così ho rifatto la pasta (la ricetta che trovate è quella del secondo round perché era decisamente più elastica e facile da lavorare) e i ravioli di conseguenza, ma li ho fatti il giorno dopo e questo esperimento mi è servito per capire una cosa fondamentale e di elaborare la ricetta perfetta: è indispensabile fare questi ravioli con la carne più saporita della faraona e il giorno stesso in cui la fate, perché il giorno dopo perde quel retrogusto selvatico che si sposa così bene con i datteri. E poi nessun problema, si congelano immediatamente e i profumi e sapori rimarranno intatti fino al momento in cui li servirete per il vostro pranzo delle Feste!
Piccolo aneddoto: qui trovate anche la foto di ravioloni grandi, quindi un'altra versione in cui cambia solo la pasta perché da matta quale sono le mezzelune che avevo fatto non mi convincevano molto...così ho rifatto la pasta (la ricetta che trovate è quella del secondo round perché era decisamente più elastica e facile da lavorare) e i ravioli di conseguenza, ma li ho fatti il giorno dopo e questo esperimento mi è servito per capire una cosa fondamentale e di elaborare la ricetta perfetta: è indispensabile fare questi ravioli con la carne più saporita della faraona e il giorno stesso in cui la fate, perché il giorno dopo perde quel retrogusto selvatico che si sposa così bene con i datteri. E poi nessun problema, si congelano immediatamente e i profumi e sapori rimarranno intatti fino al momento in cui li servirete per il vostro pranzo delle Feste!
Mezzelune di grano saraceno ripiene
con faraona e datteri con burro al tartufo
con faraona e datteri con burro al tartufo
Per la faraona:
1 faraona
Scorza d'arancia
1 rametto di rosmarino
2 fettine di lardo di Arnad
Per la pasta fresca di grano saraceno:
Per la pasta fresca di grano saraceno:
45 gr di fecola di patate
45 gr di amido di mais
35 gr di farina di grano saraceno
25 gr di farina di riso termotrattata
1 uovo
1 rosso
Vino bianco
Per le mezzelune:
Per le mezzelune:
Pasta frsca di grano saraceno
Faraona fatta il giorno stesso
Datteri
Burro al tartufo
Formaggio selva
Per la faraona:
Farcite la faraona con il lardo, il rosmarino e la scorza d'arancia e un pochino di pepe. Non mettete il sale perché è già molto salato il lardo. Infornate in forno già caldo a 180 C per un'ora.
Per la pasta:
In un mixer mettete la fecola, la maizena e la farina di riso di modo da creare una farina omogenea, unite quella di grano saraceno e mescolate con le mani. Fate una fontana sulla spianatoia, aggiungete le uova e il rosso e un cucchiaio di vino bianco (niente sale perché seccala pasta! Salerete bene l'acqua di cottura!). Iniziate sbattendo le uova con la forchetta, incorporate la farina piano piano. Quindi continuate ad impastare con il tarocco ed infine con le mani. Formate una palla e mettetela in un sacchettino per alimenti. Fate riposare mezz'ora a temperatura ambiente.
Le mezzelune:
In un pentolino mettete i datteri tagliati a piccoli pezzi e un pochino d'acqua. Coperchiate e fateli cuocere finchè non si disferanno. Otterrete così una sorta di marmellatina.
Spolpate la faraona prendendo la parte della coscia e le parti un pochino più grasse percentuale più saporite e tagliatele al coltello a pezzettini.
Stendete la pasta, ricavatene un tondo con un coppapasta, disponete un pochino di marmellatina di datteri e un po' di faraona. Richiudete a mezzaluna e chiudete schaicciando i bordi con i rebbi di una forchetta.
Fate bollire in una pentola capiente abbondante acqua, salatela, mettete un pochino d'lio evo e tuffatevi le mezzelune. Nel frattempo fate sciogliere un po' di burro al tartufo con un po' di burro in una padella. Spegnete il fuoco. Scolate le mezzelune e trasferitele nella padella, aggiungete il formaggio Selva e mantecate.
Servite subito...e sappiatemi dire cosa ne pensate!!!
Questa ricetta ricetta è per le (St)re'chic: la tavola delle feste secondo le (St)renne e per dire grazie alle mamme (St)renne e alle mie compagne (St)rennine con le quali ho riso, scherzato, chiacchierato, condiviso gioie e dolori della vita di tutti i giorni…un gruppo di persone dolcissime…un po’ pazze…mmmm…un po’ tanto pazze, ma (St)repitose davvero :)!
Quindi avete capito, per diventare (St)renna il requisito fondamentale è nascere un po' pazze, "e io, modestamente lo nacqui!".
che meraviglia, che chiccheria!!!
RispondiEliminafantastico Emanuela! me lo mangerei subito, nonostante l'ora.
A me invece la faraona piace tantissimo... perciò la prossima volta ricordati di meeeeeeeeeeeeeeeeeee..... bacioni, Flavia
RispondiEliminaP.S. con il resto della faraona cosa ci hai fatto???
tu sei malata... :-) ma sei un genio!
RispondiEliminaale
Concordo... nascesti pazza e per questo noi, che abbiamo fiuto, ti abbiamo assoldato... e come vedi lo dimostrasti! ... genialità a parte, s'intende!
RispondiEliminaMa come sono orgogliosa di te, non puoi capirlo!!!! :)
Raffinatissimo e dà molta voglia...brava (la mente fa scherzi golosi ;-)
RispondiEliminastupende!! mi hai messo una voglia incredibile di farle (.. e mangiarle ;-)) brava
RispondiEliminami unisco al tuo blog.. a presto
luisa
Ma si, esageriamo per queste feste! Una volta all'anno si può, no? E faniente se si deve anche un po' soffrire per odori non sempre piacevoli. L'importante è che alla fine ciò che che si è preparato con tanta attenzione e cura soddisfi noi e i nostri commensali. Bravissima!
RispondiEliminaFabio
Ema, ma te ne sono rimasti almeno due ( ma anche tre-quattro)?? Troppo invitanti, anche di prima mattina!!!
RispondiEliminaSono svenuta. Giuro, sono svenuta.
RispondiEliminaSarà per la genialità dell'idea, per la tecnica impeccabile, per lo splendido abbinamento di sapori o per la simpatia e l'umiltà con cui spieghi una ricetta da chef stellato, ma a me questa ricetta fa impazzire, letteralmente.
Grandissima EMA!!!! :-D
ma sono meravigliosi, una squisitezza incredibile, una sciccata da urlo.
RispondiEliminatroppo brava!
Solo ora trovo un attimo per ringraziarvi tutte, una per una:
RispondiElimina@Eleonora: Grazie Ele!!!Ho visto che ormai ti stai sbizzarrendo con le ricette gluten free...non posso che dirti...grazieeeeeeeeeeee!!! Un mega bacione
@Fla: Il resto della faraona?! L'avevo sbolognata ai miei genitori...ah ah ah!!! Si direi, che ho un po' una repulsione per questa bestiola...ah ah ah!!!
@Ale: Grazie Ale :)! Lo sai che i tuoi complimenti mi fanno sempre davvero piacere, perché so che non li dispensi facilmente :)!!!
Un bacino!!!
@Ste:<3!!! (Dovrebbe essere un cuoricino :)!!!)
@Edda: Grazie mille Edda!!! Davvero piacere di conoscerti...ti seguirò :)!!! un bacione
@Luisa: Grazie mille Luisa!!! Piacerissimo di conoscerti :)!!! Un bacione
@Fabio: Ben detto Fa!!! Un cuoco che si rispetti non deve sempre fare solo ciò che piace a lui!!! Un bacino a te e ad Annalù
@Mapi: Grazie!!! Ci vorrebbe la faccina con le giuancette rosse...mi fai arrossire Mapi con tutti questi complimenti!!! Grazie di cuore! Un bacino grandissimissimo!
@Gaia: Grazie Gaia!!! Grazie davvero!!! E la pasta è davvero buona! E sai che conquista sia :)! Un mega bacione