Ieri ho piciato!
Ma che avete capito?!?! Niente di sconcio, lo giuro!
Ma si, “ho piciato” significa “ho fatto i pici!” .
Se non sapete cosa sono, no worries, anche io lo ho scoperto da poco grazie al MTC che questa volta ha come giudicessa eccezionale la strapitosa Patty.
E comunque i pici sono un tipo di pasta contadina, una pasta povera fatto solo con acqua, farina e olio extravergine di oliva, la dolcissima Patty li definisce “gli antenati degli spaghetti” e ne ha tutte le ragioni. Ecco, si, forse i miei sono più gli antenati dei bucatini senza buco, ma poco importa, per noi sglutinate la sfida è far stare insieme queste belin di farine (e passatemi il francesismo!).
Meno male che la mia Maestra Gaia mi ha illuminata e ho copiato papale papale la sua ricetta e i pici sono venuti alla prima! Che soddisfazione!
Certa che la sua ricetta non avrebbe nascosto brutte sorprese mi sono concentrata sul condimento, e li, mi sono davvero sbizzarrita!!!
Una salsiccia di agnello sambucano in freezer acquistata al Salone del Gusto che reclamava l’utilizzo e la mia voglia ormai incontenibile di mangiarla mi hanno dato il la per questo ragù bianco. Ora, lo so che non bisogna lodarsi troppo perché chi si loda si imbroda, ma porca paletta, questo ragù era da urlo! Rischio di “imbrodarmi” e me ne frego: era Spaziale!
Salsiccia d’agnello sbriciolata, rosolata a fuoco vivo con uno spicchio d’aglio intero e dei semi di finocchietto, l’aggiunta del mio adorato cavolo nero tagliato a listarelle, sfumato con il vino e via lasciato cuocere per poco più di dieci minuti.
La salsiccia d’agnello è molto magra, che fare allora per rendere il sughetto cremoso?! Panna?! Giammai! Neppure passato per l’anticamera del cervello!
Fagioli cannellini (lo ammetto, ho usato quelli cotti al vapore…il tempo è sempre tiranno, anche per l’MTC! Almeno finché la Ale non si decide a regalarmi almeno 2 0 3 orette della sua giornata. Si, perché ormai è assodato, le sue giornate durano 48 ore. Non lo dite a nessuno, ma è così, ne ho le prove!) messi in una casseruola con un filino d’olio evo, una stecca di cannella e uno spicchietto d’aglio intero, sale, pepe bianco e un pochino d’acqua. In 10 minuti sono più che pronti. Passo tutto al passaverdura e unisco questa purea al ragù.
A T O M I C O!
Buono da paura! (“imbrodata” definitivamente! I know!).
E ora, dopo tutta questa auto-sviolinata vi scrivo la ricetta:
Pici con ragù d’agnello sambucano, cavolo nero e fagioli cannellini
Per i pici vi rimando alla ricetta di Gaia. Non ho cambiato una virgola!
per 4 persone:
400 gr di salsiccia di agnello Sambucano (presidio slow food)
1 spicchio d’aglio intero sbucciato
2 cucchiai di olio evo
2 cucchiaini di semi di finocchio (o di più se vi piace)
1 mazzo di cavolo nero
vino bianco per sfumare (se avete del Traminer è perfetto!)
sale fino q.b.
per la crema di cannellini:
250 gr di fagioli cannellini cotti al vapore
1cucchiaio di olio evo
1 spicchio d’aglio intero sbucciato
1 stecca di cannella sale
q.b. pepe bianco q.b.
Togliete la salsiccia dal budello e tagliatela grossolanamente.
Pulite il cavolo nero prendendo solo le foglie togliendo tutte le coste (basta partire dalla base della foglia e tirare e se è fresco la foglia si stacca senza fatica). Lavatelo e tagliatelo a listarelle di mezzo cm.
In una casseruola mettete l’olio evo e lo spicchio d’aglio. Fate scaldare 1 minuto di modo da far insaporire l’olio. Mettete la salsiccia e fatela rosolare a fuoco vivo cercando di spezzettarla con un cucchiaio di legno.
Quando sarà colorita, 3-4 minuti, aggiungete il cavolo sempre mantenendo il fuoco vivo e sfumate il tutto con un po’ di vino bianco (1 dito in un bicchiere da acqua). Quando è evaporato, abbassate la fiamma e aggiungete 2/3 di bicchiere di acqua calda, coperchiate e fate cuocere per 10-12 minuti.
A parte mettete l’olio evo con la cannella e l’aglio in una casseruola. Quando è caldo e avrà preso i profumi di aglio e cannella, aggiungete i fagioli (io ho usato quelli precotti al vapore, scolati e lavati). Fateli insaporire nell’olio, salate, pepate e aggiungete mezzo bicchiere d’acqua.
Fate cuocere con il coperchio per 10 minuti o finché l’acqua non sarà ridotta della metà. Passate tutto al passaverdura per eliminare le bucce dei fagioli. Aggiungete la purea al ragù.
Mettete a bollire abbondante acqua in una pentola capiente. Salatela abbondantemente (i miei pici sglutinati sono un po’ sciapi, ma è normale con la pasta senza glutine) e buttate i pici, muoveteli con una forchetta e vedrete che verranno a galla praticamente subito. Fateli cuocere ancora qualche minuto, scolateli e passateli nel condimento.
Nessun impiattamento! E’ un piatto povero e come tale si mangia così, semplicemente messo nel piatto senza tanti fronzoli!
Questo condimento è pensato ad oc per te Patty, per celebrare la tua adorata Toscana e i suoi deliziosi prodotti, semplici e saporiti. La salsiccia d’agnello sostituisce la vostra salsiccia di Cinta Sense dando un sapore diverso, ma davvero equilibrato. Questo piatto è pensato per te, una donna dolcissima, una food blogger strepitosa, precisa, corretta e umile, un’amica preziosa che mi ha saputo consigliare nel migliore dei modi in uno dei momenti più delicati della mia vita. Avrei voluto dividerli con te!
L’agnello Sambucano è un presidio Slow Food. La pecora Sambucana è originaria della Valle Stura, in provincia di Cuneo. Si alimentano con foraggi freschi o secchi prodotti in loco. Gli agnelli si nutrono di latte materno con integrazioni di foraggio e cereali fioccati. La carne d’agnello sambucano ha un gusto delicato, è compatta, sapida, saporita e magra. Se la trovate, provatela, anche se non siete amanti dell’agnello perché non ha per niente il sapore un po’ “selvatico” che è di solito ciò che non piace di questa carne.
Ovviamente, con questa ricetta partecipo all'MTC di gennaio:
Mi ero ripromessa di provarli questo w.e. ma non c'è stato assolutamente tempo ma che bella la tua versione tesoro, hai piciato proprio alla grandissima!!Baci,Imma
RispondiEliminacaspita, bellissimi i tuoi pici e il sugo davvero innovativo!! bravissima!! un bacio
RispondiEliminaWow ma che super ricetta!!! Complimenti!
RispondiEliminaMa che brava e che bella ricetta hai fatto!! Complimenti cara :) felice settimana :*
RispondiEliminaIl cavolo ci accomuna stamattina! :) bellissimo post Ema..proprio un bellissimo post!
RispondiEliminaBrava tu e pure Gaia ^_^ Certo che io ste' cosine prelibate nel freezer non le ho :-(
RispondiEliminaItuoi pici meritavano un'"imbrodata", Emanuela, e l'unione di intenti con Gaia ha dato risultati grandiosi! Brava e fantasiosa. Gran piatto !
RispondiEliminaBelin che piciata fantastica!!! Il francesismo ci stava tutto...
RispondiEliminaMi piacciono un sacco i pici, li ho mangiati diverse volte in toscana ma non ho mai pensato di provare a farli.....
Un abbraccio e buon inizio settimana...
Monica
(fotocibiamo)
Ed eccola qui la nostra Ema, che ci presenta "Les pici aux farines de belin", una ricetta inedita!!! :-D
RispondiEliminaSe già voi sglutinate siete brave il doppio, tu lo sei il triplo: pure io ho fatto degli antenati dei bucatini senza buco, usando farine con glutine! E basta guardare al tuo fantastico ragù per capire che qui siamo a livelli davvero altissimi.
Grande Ema!!!
Certo che con un sugo cosi anche la pasta poi povera prende merito. Ciao
RispondiEliminaINVITANTI!:)
RispondiEliminanon sbagli mai un colpo!pici megasplendidi!:)bacione
RispondiEliminaWow pici meravigliosi e ricetta fenomenale.
RispondiEliminaUn sughetto favoloso, Ema!
RispondiEliminaSono sempre stata contraria al detto "chi si loda si imbroda". Se una cosa ci riesce bene è giusto riconoscerlo e dire "Brava me!" :-)
RispondiEliminaQuesti pici mi hanno proprio incuriosito... e adesso mi tocca farli!!!!! Buonissimo il tuo sughetto, da leccarsi i baffi... Baciotti grandissimi ^.^
RispondiEliminaprima di tutto ti sono molto grata per esserti fidata dei pici my version, è un grande onore per me.
RispondiEliminaolga dice che forse se si toglie la tapioca dovrebbero venire ancora meglio. non credo che avrò tempo di provare, ma semmai ti saprò dire. spero che a te siano piaciuti anche così.
per il condimento, mi inchino alla tua sapienza. e immagino quanto possano essere venuti buoni, perché io quella salsiccetta me la ricordo bene! e l'hai abbinata in modo molto elegante e azzeccato. d'altronde, sei la più cheffa fra tutte quelle che conosco!
a quando i pici con i canguri?
Grande Ema! Mi piacciono le ricette nate dall'apertura di freezer o frigo, ne escono sempre grandi cose (da chi ci sa fare)!
RispondiEliminaComplimenti per i pici gluten free :-)
Fabio
Buoni i pici!!!
RispondiEliminaMa imbrodati pure: ne hai tutte le ragioni :)
RispondiEliminaLe uniche per cui sarei contenta di non vincere siete voi sglutinate e Flavia!
RispondiEliminaE sono certa che questa ricetta darà filo da torcere a chiunque! Brava la mia ciccina! Quando ti ho scoperta, ho capito subito che eri un cavallo di razza, e di razza purissima per giunta!
P.s. Ma la salsiccia è la stessa che abbiamo assaggiato al Salane del gusto? Oddio, se è quella, me la sogno ancora la notte!
Crema di cannellini? Stratosferica! E con la salsiccia e il cavolo nero poi... Senza parole: saranno i miei prossimi pici!
RispondiEliminaDa dove comincio? Già il nome, Sambucano, mi ha fatto partire le testa con un milione di immagini per lo più splendide. Poi appena iniziato a leggere la ricetta, mi sono afflosciata sulla sedia, per l'amarezza di non avere mai assaggiato quella salsiccia, men che meno in questo stratosferico sugo per i pici. Mi piace, tanto, e non perché c'è il cavolo nero che mi fa una serenata,neanche perché hai usato i semini di finocchio che con la salsiccia mi provocano visioni mistiche,, figuriamoci poi perché hai avvolto il tutto da un abbraccio di fagioli cannellini che hanno la consistenza del velluto. No, per nessuna di queste. Da sole. Ma perché messe insieme dimostrano la tua incredibile maturità di gourmet e realizzatrice di cose buone. Sei forte Ema. I tuoi piatti lo dicono per te.
RispondiEliminaUn grandissimo abbraccio, Pat
Cavolo, pure a me è venuta voglia di provare a fare i pici...cerca di qui e cerca di là eccomi da te!
RispondiEliminaBellissimi e immagino buonissimi!!
Ma dove trovo l'amido di tapioca GF? Mai usato...
Vorrei pure io provare la ricetta di Gaia senza modificarla (cosa per me quasi impossibile, ma voglio proprio provarci)...
Baci