mercoledì 7 novembre 2012

Non si smette mai di imparare...

Non si smette mai di imparare. 
Anche con una ricetta classica che più classica non si può. 
E per una genovese come me questo dovrebbe proprio essere il cavallo di battaglia. 
Di cosa sto parlando?! 
Ma del P E S T O, naturalmente, più Zeneize di così non si può! 

Si sa, come ogni ricetta della tradizione, ogni famiglia, o ancora di più, ogni membro della famiglia ha la sua versione:
C’è chi lo preferisce più grossolano, chi più fine; 
chi con l’aglio e chi senza; 
chi con le noci e chi invece “Oddio, le noci, sacrilegio! Solo pinoli, per l'amore del Cielo!”;
c’è chi va solo di parmigiano e chi aggiunge ance il pecorino;
c’è chi frulla come un pazzo e chi pazzo lo diventa facendolo a mano nel MORTAIO
…E’ una cosa F A T I C O S I S S I M A
Olio di gomito a volontà se no col cavolo che il pesto diventa il PESTO socialmente riconosciuto come tale! 



Sono da poco entrata a far parte dell’"harem" dello spumeggiante Carlo Vischi e te-lo-lì cosa c’è come primo evento per il mio “ingresso in Società”?!?...L’Oktober Pesto! E il tema va da se che era proprio quello di imparare a fare il pesto al mortaio…se non è destino questo! 

E così Roberto Panizza, patron del "Campionato del mondo di pesto al mortaio" e produttore de "Il pesto Rossi" ci ha svelato i trucchi del mestiere e ci ha insegnato le tecniche per fare un Signor PESTO al mortaio e mi ha fatto scoprire la vera ricetta del pesto che in cuor mio ero convinta di conoscere e invece mi sbagliavo… 

Gli ingredienti e a sommi capi le dosi, modificabili a seconda dei gusti: 


1 mazzetto di basilico di Prà spulciato per bene 
1 cucchiaio scarso di pinoli 
1/2 cucchiaino di sale grosso di Trapani 
1/4 o 1/2 spicchio d’aglio di Vessalico
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano 24 mesi 
1 cucchiaio di Fiore Sardo stagionato (pecorino a latte crudo con crosta nera affumicata) 
olio evo di olive taggiasche di Imperia 

Si pestano nel mortaio aglio e pinoli fino a ridurli in crema. Si mettono da parte. 
Si passa poi a pestare il sale e basilico e poi si inizia a ruotare il pestello nel mortaio (quella è un’arte…a me ancora sconosciuta!). 
Quando le fibre del basilico sono rotte e inizia a formare acqua, si aggiungono aglio e pinoli ridotti in crema e si continua a girare. 
In ultimo si aggiungono il Parmigiano e il Fiore Sardo e quando tutto è amalgamato si aggiunge un po’ d’olio evo. 
E il pesto è pronto…le braccia dimenticatele, ma la soddisfazione sarà tanta :)!

E il giorno dopo...una bella pasta con il pesto non me l'ha tolta nessuno...


22 commenti:

  1. Beh Ema, devo dire che la fatica ne è valsa tutta la pena! Complimenti il colore è meraviglioso! :) baci e a presto

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  2. Pure il sale di TRAPANI! Insomma un pesto italico! ;)

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  3. lo adoro.............semplicemente.......

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  4. fare il pesto sospettavo fosse un'arte! ho "rubato" da poco il mortaio a mia mamma e mi sto facendo veramente le braccia pestando qualsiasi cosa! ora mi segno il passo-passo del tuo pesto, prossima volta lo proverò!
    baci e grazie!
    ps bellissimi i tuoi disegni!

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    1. Lo è, caspita! E io lo ho scoperto a 26 anni...e sono di Genova :)!!! Vedrai che verrà buonissimo e non demoralizzarti se non diventa subito una crema :)!

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  5. Che bel pesto, merita tutta la fatica...bravissima!
    Baci e buona giornata!

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  6. sono ghiottissima di pesto, ma nel mortaio proprio mi manca!!!!! Un abbraccio Emanuela!

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  7. Ciao Ema! :D Il vero pesto è faticosissimo, eh si!!! Ma tu sei stata bravissima come sempre e ti è venuto perfetto, complimenti! :) Un abbraccio grande e buon pomeriggio!

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  8. wow Ema!
    che meraviglia!! io l'ho sempre e solo fatto col tritatutto...il mortaio nemmeno ce l'ho anche se da tempo ci sto pensando ;)
    e poi alla fine...si, è vero...le braccia non le sentirai più ma..vuoi mettere la soddisfazione?
    baciotti

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    1. Anche io lo devo comprare! Assolutamente! Mi manca proprio! Un bacione!

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  9. Uao Manu, semplicemente meraviglioso..... io adoro il pesto, adoro l'aroma e il suo profumo, mette allegria... bacioni ^.^

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  10. Dopo tutta la fatica con il mortaio e le braccia stanchissime...il risultato è eccellente, il colore meraviglioso e il sapore deve essere delizioso...Bella la tua intro, i tuoi disegni sono sempre meravigliosi...Brava Ema sei GRANDE!!!
    Un bacione forte fortissimo
    Paoal

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  11. LA pasta al pesto qui da noi è la preferita e se poi è fatta con ingredienti scelti e di prima classe direi che è la pasta in assoluto, almeno per Lucia! Baci

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  12. Pero' a pranzo a me non mi in inviti mai eh? Egoista!
    Grande Ema, Pat

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  13. Ahhhhhhhhhhhh mannaggia! Voglia di pasta a merenda!
    Con tutti quegli ingredienti DOC il tuo pesto bimba è un sogno verde. Il mio è mooooooooooolto più miserello ma su una cosa sono d'accordissimo con te: come il pesto al mortaio non ce n'è! E' un'altra storia, un altro profumo, un altro sapore rispetto al frullatore. Quell'olio di gomito vale la pena eccome. E poi vuoi mettere che bicipiti e tricipiti ci vengono? Alla faccia della palestra :)) Un baciottono cucciola, buona serata

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  14. Ciao, tanta fatica ma ne valeva sicuramente la pena....il meraviglioso piatto ne è la conferma!!!
    Ti seguo e se ti fa piacere passa a trovarmi.
    A presto

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  15. Innanzitutto grazie per la ricetta.
    E senza saper né leggere né scrivere, io un paio di barattoli di pesto di Rossi li ho presi al Salone.
    Tu chiamalo se vuoi istinto...
    Fabio

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  16. Mi piace pestare! Molte volte è uno sfogo e mi alieno dal mondo, pensa che ho rotto il mortaio...era un po' vecchietto però.
    Come dici tu, ogni uno ha il suo modo di fare il pesto, ma raccontato da te non sembra tanto faticoso, mi sembra più difficile trovare questi ingredienti così specifici! Hai capito il signor Panizza?!
    Riproverò, anche con il basilico del terrazzo, quando avrò un mortaio nuovo.

    besos!

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