lunedì 30 gennaio 2012

La zuppa per la Ste!

E finalmente sono riuscita a fare una zuppa, ovviamente sglutinata, per la dolcissima Ste!!!
A lei devo tantissimo...aver vinto il suo contest sui fichi per le (St)renne gluten free mi ha permesso di entrare dalla porta principale in questo splendido e curiosissimo mondo delle blogger.
Sono un po' stanchina causa giornate giusto un pochino "pesantine" a lavoro (grrrrr!!!), ma ci tenevo davvero a fare una mini introduzione a questa ricetta per mandare un mega bacio alla "mamma" di questo contest, una persona meravigliosa, una super cuoca con la quale condivido al 100% la filosofia gluten free, ovvero quella di creare cose buone perché sono buone a prescindere da tutto e non perché "Buono! Ed è anche senza glutine!"...A me questa cosa sta proprio antipatica!!! Porca vacca, dicendo così a volte anziché vederlo come un valore aggiunto lo vedo come qualcosa che squalifichi quello che faccio con tanto amore...Scusate lo sfogo, ma so che tu Ste, mi capirai benissimo!!!


Zuppa di ceci, piselli, zucca e riso integrale
per 4 persone
160 gr di riso integrale
150 gr di piselli secchi
100 gr di ceci di Spello secchi
1 zucca piccola da 900 gr
1/4 di cipolla bionda
sale dolce dello Utah
olio evo
rosmarino


Mettete in ammollo la sera prima i ceci e i piselli in due bacinelle.
Tagliate sottilmente la cipolla e mettetela in una casseruola con un filo d'olio evo, qualche ago di rosmarino e un pochino d'acqua, quindi aggiungete i ceci, fate insaporire e aggiungete 1 litro d'acqua circa. Pulite la zucca e tagliatela a dadini. Aggiungete alla zuppa i piselli e la zucca, salate e aggiungete ancora un po' d'acqua fino a superare di 3 dita le verdure. Fate sobbollire con il coperchio per un'ora e mezza due ore!
Per il riso: visto che ha una cottura molto lunga (45 minuti), fatelo cuocere per 30 minuti a parte in abbondante acqua bollente non salata. Quindi aggiungetelo in ultimo alla zuppa. Così facendo evitate che la vostra zuppa si asciughi troppo.
Buonissima subito, e il giorno dopo ancora di più!!!

Con questa ricetta partecipo al contest Mine-(St)renne's di Stefania :)!

domenica 29 gennaio 2012

Titta's muffins

E finalmente anche i primi muffins sono usciti dal mio forno!!! 
Ci sono miliardi di ricette ovunque, su riviste, blog, internet, ma io non ho avuto dubbi: ho seguito passo passo la ricetta di Titta (ingegnere super, ormai mia make-up artist di fiducia, cuoca sopraffina e soprattutto una di quelle persone che ti guardano un secondo negli occhi e sanno già cosa ti frulla per la testa, quello che hai pensato nelle ultime ore e anche quello che stai per pensare, ma che tu, ovviamente, ancora ignori...una specie di veggente, o semplicemente una Vera Amica!).
Mi ha istruita passo passo e mi ha svelato anche i suoi trucchetti...io mi sono limitata a seguire le sue indicazioni alla lettera con la sola (e non è poco!) modifica della farina che se ogni tanto lievitasse un pochino di più non mi farebbe certo schifo, dannazione :)!!! 
E visto che di Titta's muffins si tratta che siano "tittosi" fino in fondo e così ho usato i suoi limoni che mi ha regalato qualche giorno fa...dolci, profumatissimi...una meraviglia!!!

Titta's muffins (ricetta base con farina di grano)
250 gr di farina 00 o autolievitante
125 gr di zucchero semolato
90 gr massimo di burro
1 bustina di lievito
1 uovo (o 1 uovo + 1 albume)
250 ml di latte


Titta's muffins al limone (gluten free)
190 gr di farina di riso (glutinoso)
60 gr di fecola di patate
90 gr di zucchero di canna
35 gr di zucchero a velo vanigliato
80 gr di burro
10 gr di lievito
1 uovo + 1 albume
240 ml di latte
2 limoni non trattati


Mettete a sciogliere a bagnomaria il burro e fatelo intiepidire.
Montate il tuorlo con lo zucchero (sia di canna che a velo), aggiungete il burro sciolto, il succo dei limoni e la scorza grattugiata sempre amalgamando il tutto con le fruste, quindi aggiungete il latte. 
In un recipiente setacciate la farina di riso, la fecola e il lievito. Aggiungete le farine al composto liquido e amalgamate il tutto con le fruste ottenendo così un composto liscio e omogeneo.
A parte montate a neve i 2 bianchi e incorporateli delicatamente al composto.
Riempite per 2/3 i pirottini inseriti nello stampo da muffins, se volete mettete sopra mandorle a lamelle e pistacchi tagliati al coltello e, come mi ha detto Titta, fate una croce sulla superficie così riusciranno a lievitare meglio (e se li fate con la farina 00 o quella autolievitante vedrete che si gonfieranno meglio e uniformemente e formeranno la classica forma a funghetto!).
Infornate in forno caldo (statico) a 160-170°C per 15-18 minuti.

Mie note:
- Io li ho fatti cuocere con il forno ventilato perché Titta mi aveva detto di fare così e si sono cotti subito in superficie e dentro sono rimasti leggermente crudi, ma secondo me dipende tanto dai forni, il mio ha una potenza assurda, infatti non lo uso ventilato neppure quando cuocio le frolle! Quindi nella ricetta ho messo di cuocerli con forno statico perché soprattutto nella versione gluten free è sicuramente meglio!
- Sapore ottimo, davvero!!! In Studio se li sono mangiati tutti il che è un buon segno!!!
- La farina di riso glutinoso deriva da un pregiato riso giapponese. Si chiama "glutinoso" proprio per la sua caratteristica di essere più "colloso" quindi dovrebbe aiutare ad avere impasti più corposi ed elastici. Nonostante il nome possa ingannare, non c'è nulla che assomigli al glutine, quindi è assolutamente gluten free :)!
Grazie mille per la ricetta Titta! Ti voglio bene! Tantissimissimo!

venerdì 27 gennaio 2012

OCCHIO, MALOCCHIO, PREZZEMOLO E FINOCCHIO... AUGURI ALE

E questo post è per fare gli auguri di buon compleanno ad una persona davvero geniale, una grande cuoca, una scrittrice strepitosa che ogni volta che leggo i suoi post nel blog o su fb inizio a ridere come una scema davanti al pc, una donna solare, sorridente che ti trasmette il buon umore appena la vedi con cui è piacevolissimo chiacchierare e cucinar, una mamma apprensiva che mi dice che sono di parte se difendo la sua "creatura", un vulcano di idee...e la cosa folle è che nonostante le mille cose che ha da fare, le realizza tutte! Una grande insomma, una persona da ammirare per tutto ciò che fa, che ha creato e per l'amore e la dedizione con cui si dedica a tutti i percorsi che intraprende...Auguri Ale! Auguri di cuore!!!

« Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me baptizzo contro il malocchio. Puh! Puh! E con il peperoncino e un po' d'insaléta ti protegge la Madonna dell'Incoronéta; con l'olio, il sale, e l'aceto ti protegge la Madonna dello Sterpeto; corrrrrno di bue, latte screméto, proteggi questa chésa dall'innominéto. »

E per te questi biscottini antijella, o meglio porta fortuna :)!

Biscottini porta fortuna
150 gr di farina di riso
100 gr di farina di mais bianco
50 gr di farina di soia tostata
140 gr di burro
100 gr di zucchero finissimo
1 tuorlo d'uovo


Mettete nel robot da cucina (usando la lama) zucchero e burro, azionatelo pochi secondi, aggiungete il tuorlo ed infine le farine setacciate. Quando il composto è omogeneo (basta poco, se no il burro si scalda troppo e non va bene!) rovesciatelo sulla spianatoia, impastate velocemente e formate due panetti, appiattiteli, avvolgeteli nella pellicola trasparente e riponeteli in frigo per mezz'ora. 
Stendete la frolla dello spessore di 5 mm e ricavatene tanti biscottini della forma che preferite. Cospargete con zucchero di canna. infornate in forno già caldo a 160°C (statico) per 12-15 minuti.

E speriamo che questi biscottini portino davvero fortuna :)!

E quindi...Ancora auguri da...

Eleonora
Fabio e Annalù
Mapi
Flavia (ELI/Fla)
Stefania P&S
Stefania
Mai
Alessandra
Giulia
Greta
Cristina B.
Mario
Muscaria
Roberta
Loredana
Cristina G.
Patty
Simonetta
Alessandra

mercoledì 25 gennaio 2012

Torta di bietole

Sono proprio un ravatto...sarà l'età, sarà che...non lo so, sta di fatto che devo stare a casa perché sono tutta acciaccata, tra gola, orecchie e naso, non c'è un pezzo che funzioni come dovrebbe...eh si, perché io sono fatta così, o faccio le cose in grande stile o non le faccio...e in questi casi, è una vera fregatura!
Cosa volete che vi dica, ne approfitto per stare un pochino di più in cucina! E così oggi ho preparato la torta di bietole e ovviamente mi sono cimentata anche nella pasta: è stato un po' un'impresa riuscire a stenderla senza romperla (queste farine sglutinate sono uno sfacelo!), ma all'ultimo ho capito come fare ed è stato più semplice del previsto :)!


Torta di bietole
per una tortina di 11 cm di diametro 
per la pasta:
30 g di farina di riso fine
30 gr di farina di grano saraceno bianca
20 g di fecola di patate
20 gr di amido di mais
1 pizzico di sale
olio evo
acqua calda q.b.
per il ripieno:
350 gr di bietole
100 gr di ricotta vaccina
2 cucchiai di ricotta salata grattugiata 
1 uovo
1 spicchio d'aglio rosa


Per la pasta: in una ciotola setacciate farine e amidi mischiati insieme, aggiungete il sale, un cucchiaio d'olio evo e acqua q.b. per ottenere un composto elastico, ma non appiccicoso. Rovesciate sul piano di lavoro, impastate a mano e se necessario aggiungete un pochino di farina. Formate una palla e mettetela in un sacchetto di plastica per alimenti e fate riposare mentre preparate il ripieno.

Per il ripieno: sbollentate pochi minuti le bietole, scolatele, togliete l'acqua in eccesso, tagliatele al coltello e ripassatele in padella 5 minuti con un filo d'olio evo e uno spicchio d'aglio tagliato in due e un pochino di sale di modo da asciugarle un po'. Quando saranno insaporite, mettetele in un recipiente e quando saranno tiepide aggiungete la ricotta e la ricotta salata ed in ultimo l'uovo. Mescolate il tutto e salate se necessario.

Rivestite una teglia di carta forno. Infarinate il piano di lavoro, prendete un po' di pasta dal sacchetto e stendetela molto velocemente e abbastanza sottile (ma non troppo altrimenti rischiate che si rompa) e mettetela immediatamente nello stampo. Rovesciate all'interno il ripieno, ripiegate i bordi verso l'interno, spennellateli con un po' d'olio e mettetevi sopra un pizzico di sale. Infornate in forno già caldo ventilato a 180°C per 20 minuti.

lunedì 23 gennaio 2012

La torta per chi non se la merita...

Sorvoliamo sulla storia di queste tortine, o meglio, sorvoliamo sulla storia di una delle due...
E comunque vale la pena di parlarne, perché sono veramente una delizia. L'idea iniziale era quella di fare una semplice torta di frutta, ma reduce dall'esperienza delle "mie creaturine Montersiniane" ho optato per una versione un pochino più sofisticata, ma comunque molto semplice da fare! E poi anche perché la frutta invernale è buona, ma spesso, purtroppo (qui da noi), non molto dolce e succosa e così ho optato per l'utilizzo di marmellate, una alle arance della mia Ziettina  e una ai lamponi! E poi la decorazione finale: ho scelto l'ananas per la prima e il cacomela per la seconda e una spolverata di pistacchi tostati in forno e tagliati al coltello per dare un po' di colore (e perché chi non se la merita ne va matto!).


Tortine di frutta 
per 2 tortine da 11 cm di diametro: 
pasta frolla con nocciole e mandorle 
100 gr di crema pasticcera 
150 gr di panna fresca 
2 gr di colla di pesce (1 foglio) 
marmellata di arance 
marmellata di lamponi 
ananas o cacomela 
pistacchi 



Preparate le basi biscotto, stendendo la frolla (preparata secondo questa ricetta) dello spessore di poco meno di 1 cm e infornate a 160°C per 15-18 minuti su una teglia imburrata e infarinata. Togliete dal forno e fate raffreddare. 
Nel frattempo preparate la crema chantilly: mettete in ammollo in acqua fredda la colla di pesce. Nel frattempo montate la panna fresca. Scaldate a microonde o in un pentolino una cucchiaiata di crema pasticcerà (preparata seguendo questa ricetta di Luca Montersino) e aggiungetevi la colla di pesce ammollata e strizzata. Aggiungete la crema pasticcera fredda e la panna montata amalgamandole delicatamente. 
Quando il biscotto è freddo, spalmatevi sopra un pochino di marmellata di arancia, poi uno strato di crema chantilly, poi uno strato di marmellata di lamponi e un altro di crema chantilly. Decorate con ananas fresco o cacomela a fettine e pistacchi tostati e tagliati al coltello. 
Conservate in frigo fino a 10 minuti prima di servirla. 
Potete anche congelarla e farla scongelare in frigo per 5-6 ore.


domenica 22 gennaio 2012

Pennette alle cime di rapa e ricotta salata...alla facciaccia dell'influenza!

Non le avevo mai cucinate e finalmente mi sono decisa! 
Avrei voluto fare le orecchiette, ma avrei dovuto farle io, ma visto che sono un po’ acciaccata causa influenza :( , ho ripiegato sulle pennette! 
E comunque questa pasta è venuta uno spettacolo…buona buona buona e saporitissima!!! 

Pennette con cime di rapa e ricotta salata 
per 3 persone:
240 gr di pennette di riso e mais 
3 acciughe sotto sale 
2 cime di rapa 
ricotta salata 
olio evo 


Pulite le cime di rapa mettendo in una bacinella le foglie superiori e in un’altra i fiori e lavateli. 
Fate bollire i fiori, quando sono cotti scolateli con una schiumarola tenendo l’acqua. Frullate i fiori di modo da ottenere una crema. Pulite le acciughe salate (se possibile quelle vere!), tagliatele a pezzettini piccoli. Mettete un po’ olio evo in una padella e quando è caldo mettete le acciughe e fatele sciogliere per bene, quindi aggiungete la crema di fiori di cime di rapa. 
Nella stessa acqua in cui avete fatto cuocere i fiori, quando è in ebollizione, mettete un po’ di sale grosso, buttatevi le cimette di rapa e dopo 1 minuto buttate la pasta. Scolatela al dente e portatela a cottura nella padella con il condimento aggiungendo un po’ d’acqua di cottura. 
Impiattate aggiungendo un’abbondante grattata di ricotta salata e un filo d’olio evo.

mercoledì 18 gennaio 2012

Le mie creaturine Golose di Salute...

Che bella l'idea di questo contest, me ne sono innamorata subito e non ho saputo resistere, mi sono messa subito all'opera!!! 


Il mio "amore" per Luca, eh si perché ormai siamo amici, o meglio lui è amico mio, amicissimo, ma lui non lo sa:), ci siamo visti ben due volte, una a Chieri a un suo corso di pasticceria sui dolci del centro Italia e un'altra volta a Genova durante lo slow Fish dove appena lo ho visto sono subito corsa da lui dicendogli un sonoro "CIAO!!!" con un sorriso a 32 denti (o anche di più!) come se fosse ovvio che il nostro legame di amicizia fosse ormai consolidato dopo il nostro primo incontro a Chieri...poverino, avrà pensato "questa è matta!!!" e va bhè, ogni tanto una figuraccia ci sta, basta che la si faccia con stile...o con il sorriso :)! 
Stavo dicendo che il mio amore per Luca è iniziato più di un anno fa: grazie a lui e alle sue ricette ho riacquistato fiducia nella possibilità di poter di nuovo mangiare dolci davvero buoni anche senza glutine, ho imparato a conoscere nuove farine e a prendere confidenza con queste. Luca ha fatto il primo grande e concreto passo verso un “mondo” in cui la farina di grano è solo una delle tante farine utilizzabili, non “la farina” per eccellenza, ma non solo, verso un “mondo” in cui le intolleranze o allergie non sono più solo un qualcosa da compatire, ma un qualcosa da conoscere e da cui essere incuriositi: devono diventare un mezzo per creare qualcosa di diverso dal solito, per conoscere sapori altrimenti sconosciuti. 
Eh si, nonostante io abbia un conto in sospeso con la sua torta pere e cioccolato :), Luca è un po' il mio mito perché è grazie a lui se ora la l'alta pasticceria è "alla portata di tutti"ed è grazie al suo dono fantastico di saper spiegare le cose con una chiarezza disarmante che ci si cimenta nel fare cose che fino a poco tempo fa ci sembravano cose impossibili da realizzare!


Contest splendido, anzi di più...ho riletto mille volte il regolamento, sia da Annalù e Fabio che da Stefania P&S e appena ho visto che si dovevano proporre Torte Cremose, ho preso il mio bel (ma che bel, bellissimissimo!!!) libro "Golosi di Salute" e per non sbagliare sono andata al capitolo "torte cremose" e ne ho scelta una, ovviamente “sglutinata” come dico io!!! 


La mia scelta è ricaduta sulla TORTA AL MIGLIO CARAMELLATO! 




Adoro i contest perché posso cimentarmi in ciò che ho sempre voluto fare, ma che poi, per un motivo o per l'altro ho sempre rimandato. E così in questa occasione ho imparato a fare una frolla deliziosa con mandorle e nocciole, ho fatto finalmente la crema pasticcera senza girare come il Maestro insegna, ma guardando intensamente quel cavolo di pentolino aspettando i fatidici vulcanetti del latte...geniale!!! Preparazione davvero geniale, ma certo non ci volevo io per dirlo. E poi cos'altro, la mia prima chiantilly, la mia prima volta con il miglio soffiato e il croccante morbido...facendo una torta ho imparato un sacco di cose!!! Alla fine ero proprio soddisfatta del risultato...belle bellissime le mie creaturine! Le rimiravo compiaciuta!!! 

Mai come in questo caso è più azzeccato il famoso detto… “comunque andrà, sarà un successo” !!!

Ed ora eccovi la ricetta e poi...mille milioni di foto...abbiate pazienza, ma questo mio primo esperimento di "alta pasticceria" mi ha dato davvero un sacco di soddisfazioni e così ora...mi gongolo un po' :)!!!

Torta al miglio caramellato di Luca Montersino


Per la frolla di riso:
 
150 g zucchero di canna grezzo 
 
240 g zucchero semolato 
 
150 g nocciole tostate 
 
240 g mandorle con la buccia 
 
400 g farina di riso 
 
380 g burro 
 
30 g tuorlo 
 

Per la crema chantilly al liquore di amarene:
 
300 g panna montata 
 
40 g liquore di amarene 
200 g crema pasticcera senza glutine 
 
4 g colla di pesce in fogli 
 

Per il croccante morbido:
 
100 g zucchero semolato 
 
70 g panna bollente 
15 g miele di castagno 
 
60 g nocciole in granella 

 

Per il miglio caramellato: 
 
150 g zucchero semolato 
 
50 g acqua 
 
80 g miglio soffiato 
 


Preparate la frolla: triturate nel frullatore lo zucchero di canna, lo zucchero semolato, le nocciole tostate e le mandorle; unite il tutto alla farina, quindi impastate unendo prima il burro e poi i tuorli. Fate riposare l’impasto in frigorifero per almeno 30 minuti. 
Stendete a 1 cm di spessore, coppate due dischi del diametro voluto infornate a 160 °C per 35 minuti. Nel frattempo preparate il croccante morbido: caramellate a secco (senza acqua) lo zucchero, unite il miele e poi la panna bollente;completate con le nocciole in granella. Fate raffreddare. 
Per la crema chantilly, unite il liquore di amarene alla crema pasticcerà (fatta secondo la ricetta di Luca che trovate qui), prelevatene una piccola parte e scaldate in forno a microonde aggiungendo la colla di pesce ammorbidita in acqua e strizzata. Unite il resto della crema efredda e la panna montata. 
Per il miglio soffiato e caramellato, portate a 119°C l’acqua con lo zucchero, unite il miglio soffiato scaldato a microonde e continuate a mescolare caramellando il tutto; fate raffreddare su carta da forno. 
Mettete sul fondo di un anello in acciaio un disco di frolla, stendete uno starto di croccante morbido e uno strato di crema chantilly al liquore di amarene, continuate con le amarene e terminate con l’altro disco di frolla. Spalmate sulla superficie la crema chantilly e completate con il milio caramellato. 

Mie note: 
- Con ¼ di queste dosi ho fatto due tortine, una tonda (diametro 11 cm) e una quadrata (lato 8 cm).
- Avendo delle basi piccole, dopo 20 minuti erano pronte.


Con questa ricetta partecipo al meraviglioso contest "Goloso di salute"di Annalù e Fabio e Stefania P&S con Luca Montersino!


Ho messo link ovunque, foto a più non posso, la ricetta che ho copiato con accuratezza maniacale dal mio preziosissimo libro nonostante su internet avessi trovato la versione di "Peccati di gola", ma visto che era diversa dalla mia, ho preferito copiarla riga per riga...spero di non aver dimenticato nulla!!!

Un mega bacione a tutti e vi saluto ancora con una foto in caso non vi fossero già bastate tutte le precedenti :)!


domenica 15 gennaio 2012

Un po' in ritardo, ma...la Pumpkin Pie!

Ormai è inutile che ci provi, pubblicare le ricette per le "Rifatte senza glutine" in tempo è assolutamente un'utopia...Chissà dove ho la testa in questo periodo!!! Comunque, anche se in ritardo di qualche ora vi posto la mia versione un pochino rivisitata (perché se non "rivisito" non sono contenta!) della pumpkin pie proposta da Jé Ale.

Anziché usare la pasta brisé per inaugurare il mio nuovo robot da cucina ho deciso di fare una frolla con le noci. Si lo so, l'abbinamento più ovvio sarebbe stato con le mandorle, ma le noci hanno quel retrogusto leggermente amarognolo che smorza un pochino la dolcezza della zucca.
Il ripieno invece è zucca, semplicemente zucca, con un'aggiuntina di dulce de leche che ho scoperto recentemente e che è ufficialmente diventato la mia droga!


Pumpkin Pie 
per la frolla
70 gr di farina di riso
35 gr di gherigli di noce
35 gr di burro
35 gr di zucchero di canna
1/2 rosso d'uovo
1 cucchiaino di cannella

per il ripieno
400 gr di polpa di zucca cotta al forno
4 cucchiai di panna fresca
2 cucchiai belli pieni di dulce de leche
25 gr di zucchero a velo vanigliato
1/2 uovo


Preparate la frolla: Mettete nel robot da cucina le noci con lo zucchero e tritate. Aggiungete la farina e la cannella, poi il burro freddo a pezzi ed infine il rosso d'uovo. Rovesciate il composto sulla spianatoia, impastate a mano velocemente, formate un panetto, appiattitelo e avvolgetelo con la pellicola trasparente e mettetelo in frigo almeno per mezz'ora.
Per il ripieno: mettete nel robot da cucina tutti gli ingredienti e frullate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea.

Stendete la pasta frolla dello spessore di 5 mm e rivestite il fondo e le pareti di uno stampo a bordi alti (io ho fatto una tortina piccola con un coppapasta di10 cm di diametro). Versate all'interno il ripieno e infornate subito a 200°C per 10 minuti e poi abbassate a 180°C per 20-25 minuti.
Fate raffreddare e mettetela in frigo. Il giorno dopo è ancora più buona!!!



martedì 10 gennaio 2012

J'aime les crêpes

Come promesso eccovi anche la versione dolce delle crêpes!!!
Ma che poi...da quanto tempo non mangiavo una crêpes dolce?!...mi sa che l'ultima io l'abbia mangiata proprio a Paris nella piccola Crêperie dans ma petite butte (la butte aux cailles)...
Lasciamo da parte i ricordi ed eccovi la ricetta...

Le crêpes dolci
0.5 l di latte intero 
125 gr di farina di riso 
100 gr di farina di mais fioretto
3 uova 
40 gr di zucchero
1 pizzico di sale 
burro 


Il procedimento da seguire è esattamente lo stesso delle crêpes salate:
mescolate le farine setacciate con il pizzico di sale, lo zucchero e il latte. Sbattete a parte le uova e aggiungetele al composto. Sbattete con la frusta per amalgamare il tutto, coprite con la pellicola trasparente e mettete tutto in frigo per almeno mezz'ora. 
Ungete con un po' di burro una padella antiaderente dai bordi bassi bella calda, verste il composto e con l'apposito attrezzino stendetela per bene. Fate crêpes fino ad esaurire la pastella.
Farcitele con quello che più vi piace e date sfogo alla vostra fantasia più libidinosa!!!
Io le ho fatte con marmellata di lamponi e mele caramellate :)!

Ne approfitto per fare tanti tantissimi auguri di buon compleanno ad un'amica davvero speciale, una delle persone più importanti della mia vita che in questo momento diciamo "delicato", per non dire super mega incasinato, della mia vita sa sempre trovare le parole giuste per tirarmi su di morale e per ricordarmi che i sogni a volte possono realizzarsi e lei per me ne è l'esempio lampante...Auguri Elisina auguri per i tuoi 26 anni tra vestiti, tartarughe e tanto tantissimo amore...
E poi...ma sai come sarebbero buone queste crêpes con la marmellata di prugne susine della tua mamma?!?!...
Dopo questo post non hai più scuse: me ne devi portare una!!!
Ti voglio bene...tantissimo!!!

domenica 8 gennaio 2012

Crêpes salate con farina di castagne con lardo e castelmagno

Era parecchio tempo che volevo farle e finalmente mi sono decisa...Questa è la versione salata delle crêpes e presto metterò anche quella dolce che differisce da questa per l'aggiunta di un po' di zucchero!

Crêpes salate con farina di castagne con lardo e castelmagno 
Per le crêpes 
0.5 l di latte intero 
190 gr di farina di riso 
60 gr di farina di castagne 
3 uova 
1 pizzico di sale 
burro 
Per il ripieno 
lardo 
ricotta 
robiola 
castelmagno 
rosmarino 



Preparate l’impasto per le crêpes: mescolate in un recipiente le farine setacciate, un pizzico di sale e il latte amalgamando bene. Sbattete le uova a parte con una forchetta e aggiungetele all’impasto di farina e latte. Mescolate con una frusta (a mano) fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo (basta poco!). Coprite con una pellicola trasparente e mettete in frigo almeno per mezz’ora (più la pastella riposa meglio è!). 
Quindi riprendetela pastella e mescolatela. Scaldate una padella antiaderente con i bordi bassi, mettete un pochino di burro e togliete quello in eccesso con dello scottex e versate un mestolo di pastella (o in base a quanto è grande la vostra padella!) e stendetela con l’apposito attrezzino. Fate crêpes fino ad esaurire la pastella, ne verranno 10-12. Questo è il metodo che adottano in Francia, ossia di prepararle tutte prima e poi quando si vogliono mangiare si rimettono in padella e si farciscono con quello che si vuole, altrimenti potete fare “all’italiana” facendole al momento e farcendole direttamente. 

Io l’ho farcita con lardo e una crema di formaggio ottenuta mischiando ricotta, la metà di robiola, un po’ di castelmagno e del rosmarino tritato finemente.
Ma sono deliziose anche con prosciutto cotto e formaggio e magari qualche carciofo crudo e qualche gheriglio di noce spezzettato!


Potete preparare queste crêpes anche con la farina di grano utilizzando 250 gr di farina 00 al posto di quelle di riso e di castagne.

giovedì 5 gennaio 2012

La soluzione...un miliardario!

Niente da fare, la crisi esistenziale mi perseguita anche con l'anno nuovo e proprio quando pensi di aver trovato entro di te la risposta a tutto ecco una cena a casa dei tuoi (dove ovviamente cucini tu!) con dei loro amici (ma che si, è vero, sono anche amici tuoi!) che ti sconvolge tutti i piani... E tu esci da casa loro dicendo "si, si, io voglio fare l'ingegnere...o ancora meglio: devo trovare un miliardario...la vera soluzione a tutti i miei problemi!".
Ma appena sei di nuovo sola con te stessa, la tua mente contorta parte di nuovo a mille e dentro di te sai che quello che vuoi è tutt'altro...


Millefoglie di tegole alle castagne e ricotta con riduzione al porto e variazione di pere
Per 6 persone:
Per le tegole alle castagne
100 gr di albumi
100 gr di zucchero semolato fine
100 gr di burro 
50 gr di farina di riso
50 gr di farina di castagne

Per la mousse di ricotta
180 gr di ricotta di pecora
100 gr di panna fresca
3 cucchiai di zucchero di canna

Per la riduzione di Porto
1 bicchieri di Porto
4 cucchiai di zucchero semolato

Per la composta di pere
2 pere abate
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaio di cannella

Per le pere caramellate
1 pera abate
1 noce di burro
2 cucchiai di zucchero semolato


Per le tegole (circa 25):
Fate fondere a bagnomaria il burro e lasciate intiepidire.
Mettete in una ciotola lo zucchero, gli albumi, le farine setacciate e il burro sciolto (non importa l'ordine!). Montate il composto qualche minuto con le fruste finché non sarà un po' gonfio e fermo.
Rivestire una placca da forno con carta forno e prendete il composto con un cucchiaio (tanto da riempire la punta) e stendetelo con il dorso del cucchiaio. Infornate a forno (statico) già caldo a 200°C per 6-7 minuti. Devono dorarsi e scurirsi un pochino sui bordi perché si rimangono troppo chiare poi rimarranno un po' meno croccanti. Fatele raffreddare leggermente sulla placca del forno e poi trasferitele su una gratella.

Per la mousse di ricotta:
Montate la panna con le fruste (trucchetto insegnatomi da Titta: panna ben fredda e recipiente, meglio se di acciaio, ben freddo - tenetelo in frigo un pochino prima di usarlo).
Poi montate la ricotta con lo zucchero e aggiungete la panna incorporandola delicatamente.
Versate il composto in una sac-à-poche e mettetelo in frigo.

Per la riduzione al Porto:
Mettete in una casseruola dal fondo spesso il Porto e lo zucchero e fate cuocere per almeno mezz'ora a fuoco basso. Spegnete e tenete da parte, vedrete che si addenserà.

Per la composta di pere alla cannella:
Tagliate le pere a tocchetti e mettetele in una casseruola con un dito d'acqua,lo zucchero e la cannella. Fate cuocere con il coperchio per una mezz'oretta a fuoco basso. Frullate e tenete da parte. 

Per le pere caramellate:
Tagliate la pera a cubetti (o ancora meglio a spicchi!). Mettete il burro in una padella, fatelo sciogliere, mettete le pere e lo zucchero. Fate caramellare girando di tanto in tanto.

Montate il dolce:
Preparare la millefoglie alternando le tegole e un po' di mousse alla ricotta e completate con la riduzione al porto. A lato mettete le pere caramellate e in un bicchierino la composta di pere tiepida.

E' uno spettacolo...Promossa a pieni voti da tutti :)!

domenica 1 gennaio 2012

Auguri...

...perché quest’anno ci regali momenti indimenticabili e che mai avremmo immaginato potessero appartenerci...

...perché questo anno possa essere l’anno della svolta, l’anno in cui i nostri sogni, che abbiamo sempre tenuto nascosti nel più recondito cassetto del nostro cuore,possano realizzarsi... 

...perché quest’anno possa farci trovare la serenità e l’equilibrio che da sempre ci affanniamo a cercare e che magari abbiamo sempre avuto a portata di mano senza rendercene conto...cercando sempre più in là...sempre oltre, ma a volte la felicità è proprio qui affianco a noi... 

...perché quest’anno sia come ogni anno: ricco di gioie e dolori , sorrisi e lacrime, conquiste e sconfitte, ma un anno in cui non ci si stanchi mai di rimettersi in gioco qualsiasi cosa accada... 

...perché quest’anno non sia solo un anno felice, ma anche un anno un po’ “crazy”, l’anno dei colpi di testa, in cui si tenti il tutto e per tutto, in cui si azzardi, anche se tutti dicono che non è il momento giusto per rischiare... 

...perché questo sia l’anno degli stoici, degli irriducibili, quelli che “la speranza è l’ultima a morire”, ma bisogna combattere fino all’ultimo perché questa dannata speranza non muoia... 

...perché il 2012 sia...un anno da ricordare, per cose belle ovviamente... se no che razza di augurio è :)!!!