Mamma mia da quanto tempo non scrivo il blog…Tanto.Troppo.Troppissimo.
Se mi è mancato?! Domanda assolutamente retorica perché la risposta ovviamte è SI. Da impazzire.
Solo da quando mi sono trasferita in una nuova casetta nel cuore di Surry Hills -a Sydney- con la mia dolce metà e solo da quando ho, finalmente dopo tanti mesi, una cucina bellissima tutta per me, ho realizzato che non scrivevo più il blog, non perché avessi necessarimente di meglio da fare o perché non mi interessasse più, ma esclusivamente perché non avevo più fantasia in cucina. Non mi sentivo più serena tra i fornelli. Non pensavo più al cibo e alla cucina come avevo sempre fatto. Una subdola “apatia culinaria” mi aveva pervasa senza che me ne rendessi conto. Una sensazione che a posteriori capisco quanto mi abbia fatto vivere male.
Perché -e chi ha la mia stessa passione sono certa mi capirà benissimo- cucinare per me era – e finalmente lo è di nuovo - sempre stato una valvola di sfogo, un mometo con me stessa, un momento di pura felicità e tranquillità. Datemi un coltello –certo, non un coltello qualsiasi…lo so, sono una rompi scatole, ma volete farmi credere he non avete anche voi il vostro coltello preferito?!? - qualcosa da tagliare e un piatto da inventare e io me ne sto buona buona nella mia bubble con un sorriso appena accennato fuori e che nel cuore è un sorriso a 32 denti.
Per troppo non ho avuto questa sensazione. Per troppo tempo il coltello in mano era solo un mezzo per tagliare qualcosa e rimediare una cena. Il mio ometto che ha vissuto con me tutto questo periodo direbbe che il coltello lo avrei anche usato per fare qualcos’altro :)…ma rimaniamo alle frasi precedenti che è meglio!!!
Cosa mi ha fatto perdere, mi correggo, mettere in stand-by, questo mio sviscerato amore? Direi che la risposta è semplicemente il non avere una cucina mia, o meglio, una cucina che sentissi mia. Condividere la casa con altre persone è anche questo e per chi come me ama così tanto cucinare, questo è un limite enorme.
Non sentirsi a proprio agio in cucina è una sensazione fastidiosissima. Voler cucinare e trovare la cucina occupata. Tornare e trovarla sporca e incasinata. Cucinare con l’ansia che qualcuno arrivi e che debba cucinare anche lui. Sembrano scemate, ma per me proprio non lo è stato.
Ma ora è acqua passata. Grazie al mio amore e grazie a questa splendida casetta che abbiamo. Finalmente la mia folle passione per la cucina ha fatto nuovamente capolino nella mia vita e mi rendo davvero conto di quanto questo significhi che sono finalmente serena e felice come non mai.
Qualche settimana fa Beatrice, meglio conosciuta nella blogsfera come Betulla, mi ha scritto una mail chiedendomi di partecipare al suo carinissimo contest “La food blogger cucina qui” e così mi sono detta why not? Ora che nella mia nuova cucina ci sguazzo come una bimba con i suoi stivaletti rosa che salta nelle pozzanghere non potevo proprio esimermi dal partecipare.
Allora eccomi qui, tutta gongolante a presentarvi la MIA nuova cucina.
Questa cucina è un sogno per le sue dimensioni esagerate: piani di lavoro a non finire, che nonostante sembra sempre non bastino mai, qui proprio non ho alcun diritto di dire che “non c’è abbastanza spazio”.
Una cucina megagalattica che a quanto pare il proprietario ha pagato una fucilata (qualcosa come AUD 32.000), un proprietario che però, permettetemi di dirlo, di cucina non ci capisce un beneamato cavolo: ma come accipicchia puoi avere una cucina da super chef galattico e non avere vicino al lavandino un piano in cui appoggiare piatti e pentole bagnati. Va bene che questo signor miliardario usava la lavatrice, ma una caspita di tazza l’avrà mai lavata? -mmm...dubito!- E dove accipicchia la metti ad asciugare?! Per non parlare dell’acqua che appena lavi due piatti ti allaga tutto il piano…Poi…fuochi?!?! No, giammai, come può una cucina essere iper-mega-fashion con i fuochi? Mettiamo le piastre a induzione così alziamo un po’ il prezzo, già che la cucina sta costando poco J. Su questo però, devo essere sincera, nonostante fossi parecchio scettica all’inizio, mi sono completamente ricreduta! Non sono per niente male!
Ma queste sono solo le considerazioni che ho fatto la prima volta che ci ho messo piede, poi, basta un po’ di organizzazione e una cucina super-fashion e basta diventa in un batter d’occhio una cucina super-fashion e super funzionale!
Appena finito il trasloco -per questo ci sarebbe da aprire un capitolo a parte, ma ve lo risparmio- la prima cosa che ho fatto è stato mettere a posto le mie pentole con cura meticolosa, tirandole fuori una per una e cercando per loro il posto migliore. Ho sistemato tutti i miei attrezzi e attrezzini da cucina riponendoli con occhi sognanti in cassetti luccicanti. E poi le teglie, i taglieri, il tanto agognato foodprocessor, comprato 4 mesi prima e mai aperto per le ragioni di cui parlavo prima e tutte le mille cose cosine e cosette che abbiamo noi “drogate di cucina”. Per non parlare della dispensa: un cassetto per le cose per fare i dolci, uno per le nuts, uno per le conserve insomma, tutto organizzato secondo la mia mente contorta da cuochetta tutta matta. Non vi dico che sensazione di felicità mi pervadeva ad ogni gesto fatto per sistemare quella che finalmente era di nuovo una MIA cucina, in cui lo spazio era MIO e di nessun altro. Solo MIO. MIO. E ancora MIO!
Che felicità! E che meraviglia cucinare finalmente per il mio amore con una libertà e serenità mai avute prima. Ecco, certo c’è da dire che tutta questa felicità non è da attribuire solo ad una cucina, quella fa, sicuramente, ma la vera serenità me la regala ogni giorno lui, la famosa metà della mela che ho finalmente trovato, con i suoi sorrisi e le sue attenzioni, con i suoi gesti ed il suo amore. E’ a lui che devo tutto questo. Solo a lui.
Spero di non essere andata fuori tema per il contest di Bea, ma avevo davvero bisogno di condividere con voi questo fiume di emozioni che mi hanno travolta e cullata in questi ultimi mesi.
Come già detto, con le foto che vedete partecipo al Contest di Betulla "La food-blogger cucina qui".